Sabato scorso è stata presentata la nuova giunta comunale di Lugo guidata dalla sindaca Zannoni. Sette assessori, dei quali Valmori, Geminiani e Rossato in quota PD, Pezzi (confermato vicesindaco) da Insieme per Lugo e Marchiani, Bordini e Lolli rispettivamente da 5 Stelle, Verdi e Italia Viva.
Accanto agli auguri di buon lavoro, e nella speranza che la nuova amministrazione possa governare nell’interesse di tutti i cittadini lughesi, alcune considerazioni ci paiono però doverose.
Anzitutto occorre sottolineare che ben tre dei sette assessori, seppure candidati come consiglieri comunali, non sono risultati eletti, la loro nomina risulta quindi indice di una scarsa considerazione di quella che era stata la volontà dei cittadini lughesi e di una legittimazione popolare discutibile. Intendiamoci, non è una novità, la stessa circostanza si era presentata infatti anche nella giunta Ranalli. Non è peraltro l’unico elemento in comune con la precedente amministrazione, anche stavolta infatti le attribuzioni di alcune deleghe paiono sfuggire da ogni considerazione logica di merito o competenza.
L’unico vero elemento di discontinuità parrebbe essere l’ingresso dei 5 Stelle in giunta, tra l’altro proprio con chi, cinque anni prima, era stato loro candidato sindaco in contrapposizione all’allora sindaco Ranalli. Restano peraltro ancora oscure ai lughesi le motivazioni di tale repentino cambio di schieramento, dato che sia nella base programmatica della coalizione vincitrice che nella composizione della giunta mancano significativi elementi di discontinuità con la precedente amministrazione Ranalli.
La definizione della nuova giunta pare comunque essere stata un parto piuttosto complicato, tant’è che fin da subito si sono levate le critiche da parte di una esponente di una delle due liste escluse dagli assessorati, che ha lamentato pubblicamente il mancato rispetto della promessa di un assessorato che pare gli fosse stato garantito dagli esponenti del suo partito. Insomma, anche costruire giunte basandosi sui criteri di spartizione modello Manuale Cencelli non sembra essere sempre garanzia di successo …
Alcune perplessità sono sorte anche riguardo a certi ‘intrecci familiari’ tra gli assessori che si alternano tra loro nell’arco di una o due legislature, cosa che risulta politicamente quantomeno inopportuna.
In conclusione ci sentiamo di affermare che le aspettative di un cambio di passo da parte dell’attuale amministrazione rispetto alle gestioni precedenti rischiano di andare deluse, il criterio guida alla base delle scelte fatte sembra sia stato anche questa volta quello della spartizione dei posti di potere, invece che di premiare le professionalità e le competenze presenti all’interno della coalizione vincitrice.
Nella speranza di essere smentiti, aspettiamo comunque la giunta alla prova dei fatti. Buon lavoro a tutti!