Lugo

SULLO STATO DI SALUTE DEL CALCIO LUGHESE

Il calcio a Lugo è in buona salute, come riportato dal Corriere Romagna. La Polisportiva Lugo 1982, con 310 tesserati, è protagonista del rilancio dello stadio Muccinelli grazie a interventi di manutenzione e un accordo con altre società sportive. Tuttavia, l’accordo ha causato lo spostamento della ASD Vatra a Santa Maria in Fabriago. La costruzione di un campo sintetico a Madonna delle Stuoie, voluta dal sindaco Ranalli nel 2019, ha suscitato polemiche. Nonostante il successo della Lugo 1982, tutte le società sportive lughesi richiedono pari condizioni d’accesso agli impianti comunali.

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LA NUOVA AMMINISTRAZIONE PARE SEGUA ANCORA IL CRITERIO DELLA SPARTIZIONE DEI POSTI DI POTERE

Sabato scorso è stata presentata la nuova giunta comunale di Lugo guidata dalla sindaca Zannoni. Sette assessori, dei quali Valmori, Geminiani e Rossato in quota PD, Pezzi (confermato vicesindaco) da Insieme per Lugo e Marchiani, Bordini e Lolli rispettivamente da 5 Stelle, Verdi e Italia Viva. Accanto agli auguri di buon lavoro, e nella speranza che la nuova amministrazione possa governare nell’interesse di tutti i cittadini lughesi, alcune considerazioni ci paiono però doverose. Anzitutto occorre sottolineare che ben tre dei sette assessori, seppure candidati come consiglieri comunali, non sono risultati eletti, la loro nomina risulta quindi indice di una scarsa considerazione di quella che era stata la volontà dei cittadini lughesi e di una legittimazione popolare discutibile. Intendiamoci, non è una novità, la stessa circostanza si era presentata infatti anche nella giunta Ranalli. Non è peraltro l’unico elemento in comune con la precedente amministrazione, anche stavolta infatti le attribuzioni di alcune deleghe paiono sfuggire da ogni considerazione logica di merito o competenza. L’unico vero elemento di discontinuità parrebbe essere l’ingresso dei 5 Stelle in giunta, tra l’altro proprio con chi, cinque anni prima, era stato loro candidato sindaco in contrapposizione all’allora sindaco Ranalli. Restano peraltro ancora oscure ai lughesi le motivazioni di tale repentino cambio di schieramento, dato che sia nella base programmatica della coalizione vincitrice che nella composizione della giunta mancano significativi elementi di discontinuità con la precedente amministrazione Ranalli. La definizione della nuova giunta pare comunque essere stata un parto piuttosto complicato, tant’è che fin da subito si sono levate le critiche da parte di una esponente di una delle due liste escluse dagli assessorati, che ha lamentato pubblicamente il mancato rispetto della promessa di un assessorato che pare gli fosse stato garantito dagli esponenti del suo partito. Insomma, anche costruire giunte basandosi sui criteri di spartizione modello Manuale Cencelli non sembra essere sempre garanzia di successo … Alcune perplessità sono sorte anche riguardo a certi ‘intrecci familiari’ tra gli assessori che si alternano tra loro nell’arco di una o due legislature, cosa che risulta politicamente quantomeno inopportuna. In conclusione ci sentiamo di affermare che le aspettative di un cambio di passo da parte dell’attuale amministrazione rispetto alle gestioni precedenti rischiano di andare deluse, il criterio guida alla base delle scelte fatte sembra sia stato anche questa volta quello della spartizione dei posti di potere, invece che di premiare le professionalità e le competenze presenti all’interno della coalizione vincitrice. Nella speranza di essere smentiti, aspettiamo comunque la giunta alla prova dei fatti. Buon lavoro a tutti!

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17 MAGGIO 2023 / 17 MAGGIO 2024 – PER NON DIMENTICARE

Tra la notte del 17 maggio 2023 e la mattina del giorno dopo gran parte di Lugo è stata invasa dall’acqua. Molti lughesi sono stati colti di sorpresa, in quanto la comunicazione in merito all’emergenza si è rivelata gravemente deficitaria. Solo i residenti del quartiere Lugo Ovest infatti erano stati avvisati con (poche) ore di anticipo, il resto della popolazione si è trovata di fronte ad un evidente strabismo comunicativo dei nostri amministratori, con da un lato rassicurazioni rivelatesi poi fallaci sul fatto che l’acqua non sarebbe mai arrivata in centro, dall’altro con accuse di “fare allarmismo” verso chi cominciava a rendersi conto della gravità di quanto stava avvenendo e cercava di mettere in guardia i cittadini. E’ infatti necessario tenere sempre presente che a Lugo città non si è rotto alcun argine, l’acqua che è arrivata era quella derivante da rotture e allagamenti cominciati ben 36 ore prima a 20 chilometri di distanza: non vi sono dubbi che una comunicazione più tempestiva ed efficace alla popolazione rispetto a quanto stava avvenendo avrebbe potuto limitare di molto i danni poi avvenuti, soprattutto ai beni mobili. Dopo un anno i nostri amministratori stanno cercando di distogliere le attenzioni sulle cause della tragedia avvenuta, limitandosi ad evidenziare il fatto che molti ristori a privati e aziende non sono ancora arrivati. E’ certamente necessario richiedere con forza agli enti preposti a provvedere agli indispensabili indennizzi, avendo comunque presente che in situazioni analoghe, vedasi il terremoto dell’Emilia nel 2012, le persone e le attività colpite hanno dovuto attendere vari anni prima di essere rimborsate. E acquista un retrogusto amaro anche una certa retorica che cerca di fare leva sul facile sentimentalismo, nell’illusione di distogliere l’attenzione da altro. Gli “angeli del fango” – o “burdel dla paciara” che dir si voglia – sono stati sicuramente la pagina più bella di questa triste vicenda, insieme alla grande solidarietà che tanti lughesi hanno dimostrato nei confronti dei loro concittadini più colpiti. Ma non sfugge a nessuno che in tutto ciò i nostri amministratori non hanno avuto alcun merito particolare, avendo i volontari agito in assoluta autonomia. Anzi, in certi casi si è dovuto addirittura assistere a critiche mosse da alcuni pubblici amministratori locali verso chi si dava da fare per aiutare. Il punto vero è che se i nostri amministratori, locali e regionali, avessero adempiuto ai loro necessari compiti di manutenzione del territorio e messa in sicurezza dello stesso il problema dei mancati rimborsi sarebbe quantomeno assai ridimensionato. Una mancata visione di lungo periodo, combinata a un ambientalismo ideologico e a un taglio degli investimenti hanno ostacolato la necessaria opera di manutenzione e cura del territorio, gli alvei dei fiumi trasformati in boschi e le casse di espansione mai completate sono lì a testimoniarlo. E il cambiamento climatico, citato dagli stessi come esclusiva causa di quanto avvenuto, rappresenta semmai una ulteriore aggravante delle loro responsabilità, proprio perché in ragione di esso sarebbe stata ancora più necessaria una puntuale azione di intervento sul territorio. In un paese civile e democratico i politici devono essere pronti a rispondere delle proprie azioni, nel bene e nel male. L’attuale maggioranza invece ha pensato bene di respingere al mittente la richiesta partita dalle opposizioni di istituire una commissione d’inchiesta su quanto avvenuto, che invece avrebbe potuto chiarire meglio i fatti e di conseguenza individuare le azioni più opportune da mettere in atto nel caso infausto in cui eventi simili possano riproporsi. I cittadini lughesi in occasione delle prossime Elezioni Amministrative dell’8/9 giugno possono mandare un messaggio importante a chi ci ha governato, e nel modo più pacifico e democratico di tutti, cioè con una matita all’interno della cabina elettorale. Per questo, e molto altro ancora, ti invitiamo a votare AREA LIBERALE e FRANCESCO BARONE Sindaco di Lugo

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CONSULTE DI DECENTRAMENTO

Giovedì scorso si sono riunite congiuntamente le CONSULTE DI DECENTRAMENTO di Lugo Centro e Lugo Sud. Per l’ennesima volta si ha avuto dimostrazione di come QUESTO IMPORTANTISSIMO STRUMENTO DI PARTECIPAZIONE, per come è inteso nella nostra comunità, abbia perso attrattività tra i comuni cittadini come tra i consiglieri, che va ricordato sono volontari che si mettono a disposizione della comunità. Per l’ennesima volta una delle consulte era senza numero legale, cosa che si verifica sempre più frequentemente, e la presenza dei residenti interessati dai lavori stradali oggetto della serata SCARSISSIMA. Serve un RADICALE RIPENSAMENTO delle Consulte, che devono diventare uno spazio reale di PARTECIPAZIONE ai processi decisionali dell’amministrazione, dove il cittadino nella sua doppia veste di contribuente ed utente possa far sentire la propria voce. Serve un diverso modo di composizione dei comitati di consulta, bisogna passare da consiglieri NOMINATI dai partiti, che molto spesso hanno una scarsa motivazione, a consiglieri ELETTI su lista unica dai residenti dei quartieri e delle frazioni, che sicuramente sapranno scegliere chi ha un reale interesse alla partecipazione. Noi di Area Liberale si battiamo per portare avanti queste istanze che sono patrimoni storico del civismo lughese e che purtroppo da anni sono state trascurate da chi ha interesse a prendere decisioni indisturbato, ma anche da chi sedendo in consiglio comunale come civico, avrebbe avuto l’onere di rappresentarle in maniera più incisiva.

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Piazza XIII Giugno

Il progetto di ristrutturazione di Piazza XIII Giugno a Lugo, approvato dalla Giunta lo scorso dicembre, finalmente sarà realizzato. Dopo l’assegnazione dei lavori tramite gara d’appalto, i cantieri avranno inizio la prossima primavera. Questo progetto, DAL COSTO DI 1.400.000 € (DELLE NOSTRE TASSE), mira a restituire alla piazza la sua ORIGINARIA FUNZIONE DI PARCHEGGIO! Nonostante la controversia legale che coinvolge il Comune e la società Foro Boario srl, responsabile dei lavori nel 2009, l’amministrazione ha deciso di procedere. Il fatto che gli interventi di sistemazione avvengano con giudizi ancora aperti, e dopo il RICONOSCIMENTO DI UNA SOSTANZIALE CORRESPONSABILITÀ DEL COMUNE DA PARTE DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA a nostro avviso dimostra che questa iniziativa avrebbe potuto essere realizzata anche in precedenza. DI CERTO DOPO TANTI ANNI DI DISSERVIZIO A PAGARE SARÀ IL CITTADINO CONTRIBUENTE.

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L’acqua da Castel Bolognese ha impiegato 36 ore per raggiungere Lugo.

COMUNICATO STAMPA Durante l’ultimo consiglio comunale di Lugo, è stata discussa la relazione riguardante l’alluvione. Il documento, frutto del lavoro delle commissioni consiliari che avrebbero dovuto far luce sull’alluvione di maggio 2023, è risultato essere nient’altro che un un’autoassoluzione di chi aveva la responsabilità di governo della città, a tratti riportante versioni distorte dei fatti accaduti in quelle tragiche giornate, tanto che un capogruppo in consiglio al momento del voto per protesta ha abbandonato l’aula. Tutta l’impalcatura del documento è volta a giustificare le scelte politiche fatte sui nostri territori, ci si rifugia dietro all’eccezionalità dell’evento, mai viene fatto alcun cenno alla mancata prevenzione e manutenzione idraulica. Un documento volto a censurare la realtà dei fatti ed imporre la narrazione del Partito Democratico. Un documento che tende a delegittimare qualsiasi posizione critica verso scelte politiche scellerate di medio e lungo periodo messe in campo dalla sinistra a livello regionale. Da quella relazione si evince come l’acqua che ha alluvionato il centro di Lugo provenisse da Castel Bolognese, ma al contempo si omette di spiegare che l’acqua da Castel Bolognese ha impiegato 36 ore per raggiungere Lugo. Ebbene sì! 36 ore, nelle quali, se i cittadini fossero stati adeguatamente avvisati, avrebbero potuto salvare molto dei loro beni mobili. Invece no! È stato scelto di ritardare l’allarme proprio perchè non si è fatta la valutazione giusta nonostante i dati e le previsioni fossero semplici da interpretare. Come “Area Liberale ” siamo molto rammaricati che la sinistra lughese anche in questa occasione non si sia aperta al confronto ed anzi abbia scientemente voluto distorcere la realtà negando alcune evidenze; siamo ancora più dispiaciuti che anche una lista (civica?) come “Per la Buona Politica ” abbia votato a favore di una ricostruzione parziale dei fatti, differenziandosi tra l’altro da Italia Viva altro componente nel neonato “terzo polo” che su quel documento si è astenuta. Dispiace che “Buona Politica” abbia perso una grande opportunità per dimostrare alternatività al Partito Democratico. Come Area Liberale continueremo ad impegnarci affinché venga fatta piena chiarezza sugli accadimenti di maggio, in modo da sanare le criticità emerse. Direttivo Area Liberale

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