Tra la notte del 17 maggio 2023 e la mattina del giorno dopo gran parte di Lugo è stata invasa dall’acqua. Molti lughesi sono stati colti di sorpresa, in quanto la comunicazione in merito all’emergenza si è rivelata gravemente deficitaria. Solo i residenti del quartiere Lugo Ovest infatti erano stati avvisati con (poche) ore di anticipo, il resto della popolazione si è trovata di fronte ad un evidente strabismo comunicativo dei nostri amministratori, con da un lato rassicurazioni rivelatesi poi fallaci sul fatto che l’acqua non sarebbe mai arrivata in centro, dall’altro con accuse di “fare allarmismo” verso chi cominciava a rendersi conto della gravità di quanto stava avvenendo e cercava di mettere in guardia i cittadini. E’ infatti necessario tenere sempre presente che a Lugo città non si è rotto alcun argine, l’acqua che è arrivata era quella derivante da rotture e allagamenti cominciati ben 36 ore prima a 20 chilometri di distanza: non vi sono dubbi che una comunicazione più tempestiva ed efficace alla popolazione rispetto a quanto stava avvenendo avrebbe potuto limitare di molto i danni poi avvenuti, soprattutto ai beni mobili. Dopo un anno i nostri amministratori stanno cercando di distogliere le attenzioni sulle cause della tragedia avvenuta, limitandosi ad evidenziare il fatto che molti ristori a privati e aziende non sono ancora arrivati. E’ certamente necessario richiedere con forza agli enti preposti a provvedere agli indispensabili indennizzi, avendo comunque presente che in situazioni analoghe, vedasi il terremoto dell’Emilia nel 2012, le persone e le attività colpite hanno dovuto attendere vari anni prima di essere rimborsate. E acquista un retrogusto amaro anche una certa retorica che cerca di fare leva sul facile sentimentalismo, nell’illusione di distogliere l’attenzione da altro. Gli “angeli del fango” – o “burdel dla paciara” che dir si voglia – sono stati sicuramente la pagina più bella di questa triste vicenda, insieme alla grande solidarietà che tanti lughesi hanno dimostrato nei confronti dei loro concittadini più colpiti. Ma non sfugge a nessuno che in tutto ciò i nostri amministratori non hanno avuto alcun merito particolare, avendo i volontari agito in assoluta autonomia. Anzi, in certi casi si è dovuto addirittura assistere a critiche mosse da alcuni pubblici amministratori locali verso chi si dava da fare per aiutare. Il punto vero è che se i nostri amministratori, locali e regionali, avessero adempiuto ai loro necessari compiti di manutenzione del territorio e messa in sicurezza dello stesso il problema dei mancati rimborsi sarebbe quantomeno assai ridimensionato. Una mancata visione di lungo periodo, combinata a un ambientalismo ideologico e a un taglio degli investimenti hanno ostacolato la necessaria opera di manutenzione e cura del territorio, gli alvei dei fiumi trasformati in boschi e le casse di espansione mai completate sono lì a testimoniarlo. E il cambiamento climatico, citato dagli stessi come esclusiva causa di quanto avvenuto, rappresenta semmai una ulteriore aggravante delle loro responsabilità, proprio perché in ragione di esso sarebbe stata ancora più necessaria una puntuale azione di intervento sul territorio. In un paese civile e democratico i politici devono essere pronti a rispondere delle proprie azioni, nel bene e nel male. L’attuale maggioranza invece ha pensato bene di respingere al mittente la richiesta partita dalle opposizioni di istituire una commissione d’inchiesta su quanto avvenuto, che invece avrebbe potuto chiarire meglio i fatti e di conseguenza individuare le azioni più opportune da mettere in atto nel caso infausto in cui eventi simili possano riproporsi. I cittadini lughesi in occasione delle prossime Elezioni Amministrative dell’8/9 giugno possono mandare un messaggio importante a chi ci ha governato, e nel modo più pacifico e democratico di tutti, cioè con una matita all’interno della cabina elettorale. Per questo, e molto altro ancora, ti invitiamo a votare AREA LIBERALE e FRANCESCO BARONE Sindaco di Lugo